LE SORPRESE DI CIPRO
L’isola di Cipro, grande un terzo della Sicilia, vanta un importante patrimonio storico e artistico che le ha fatto guadagnare tre siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità stilata dall’Unesco.
Páfos, principale centro della costa occidentale, venne scoperta insieme a Cipro, nel lontano XV secolo a. C.
Sulle origini dell’abitato, non ci sono notizie certe, ma qui tutto parla della nascita di Venere-Afrodite e delle sorti del suo impero, governato proprio da quel centro, che oggi è una piacevole località di mare, con splendide spiagge e testimonianze bizantine e romane, che richiamano turisti da tutto il mondo.
È divisa in due nuclei separati. Quello che custodisce i monumenti romani e bizantini, è il parco archeologico di Káto Páfos, che si sviluppa nell’area dell’originario insediamento a ridosso del porto.
A vegliare sulle imbarcazioni, regalando una panorama da cartolina, sta il Messeonikó froúrio, un possente forte, che vale la pena di visitare se non altro per godere della splendida vista che offrono i suoi camminamenti.
Imperdibile la visita ai ruderi della Panagía Limeniótissa, basilica eretta nel V secolo, ma distrutta già nel VII dagli Arabi, in cui si ammirano mosaici romani del III secolo.
Si incontrano poi diverse dimore, riportate alla luce dagli scavi, che custodiscono preziosi mosaici raffiguranti i personaggi della mitologia greca.
Gli abitanti di queste splendide case, assistevano a spettacoli pubblici nell’odéion, risalente al II secolo, che ospita tra luglio e agosto il festival del teatro greco antico.
Vicino, sono riconoscibili alcuni resti dell’Agorá.
Della dominazione bizantina, rimangono alcuni luoghi di culto: la Panagía Hrissopolítissa, è la chiesa eretta nel XIII secolo sui resti della più grande basilica cristiana di Cipro. Qui si trova la colonna dove sarebbe stato fustigato san Paolo durante il suo soggiorno di evangelizzazione sull’isola.
Poi si visita l’Agía Solomoní, chiesa che si sarebbe formata dopo la sepolture dei sette Maccabei.
Avvolte in un’atmosfera di grande suggestione, le Tombe dei Re, sono un complesso di sepolture ipogee, scavate nella roccia a partire dal IV secolo a.C., per dare eterna dimora alle spoglie di importanti dignitari. La loro magnificenza, testimonia lo splendore e la ricchezza raggiunti durante la lunga dominazione romana.
Non solo storia in questo antico centro cipriota. La costa che da nord dell’abitato, si spinge alla punta più occidentale dell’isola, offre spiagge meravigliose e spesso selvagge, bagnate da un mare che è ancora da mito, degno della dea della bellezza. Presso il villaggio di koúklia, si trovano i resti del santuario di Afrodite, i cui reperti sono esposti nel museo del castello dei Lusignano.
Un tuffo nella leggenda, si fa alla spiaggia di Afrodite, luogo magico, sorvegliato dal Pétra tou Romioú, lo scoglio davanti al quale, secondo la mitologia greca, emerse dalle acque la dea dell’amore.