VIAREGGIO: NON SOLO CARNEVALE
Il carnevale ha appena preso il via con l’ “insediamento” di Burlamacco e con il tradizionale triplice colpo di cannone. Gli scoppi arrivano dal mare e risuonano sulla costa generando una lontana eco sulle pareti delle Alpi Apuane; così si dà il via alla sfilata dei carri e come per magia i giganteschi mascheroni prendono vita tra movimenti, musica e balli nella più grande manifestazione folcloristica italiana (con un bilancio di 5 milioni di euro l’anno).
Gli storici stabilimenti sono ancora chiusi, perciò la spiaggia si presenta come una distesa di leggere dune dorate, dove ci si può fare jogging o semplicemente una lenta romantica contemplazione dell’infinito.
Viareggio ha poi delle grandi e secolari pinete che vale la pena di percorrere a piedi o in bici per sentirsi per qualche minuto lontani dal resto del mondo. Con la bicicletta si può raggiungere anche il porto per ammirare le meraviglie della nautica: yacht da mille e una notte provenienti da tutte le parti del mondo, barche a vela di proprietà di sceicchi dallo spirito dei lupi di mare. E le chiacchiere che si scambiano con questi nobili marinai fungono da vere e proprie scuole di vita. A poca distanza dal porto, nel viale dei Tigli, si mangia dell’ottimo pesce, sempre fresco e quasi esclusivamente locale.
Sui viali a mare di Viareggio fra i palazzi liberty e la passeggiata nel corso delle sfilate si potranno ammirare 10 carri di prima categoria alti fino a 20 metri, 5 di seconda, 9 mascherate in gruppo, 10 maschere isolate. A bordo di ogni carro di prima categoria ballano fino a 275 figuranti in maschera. Sarà impossibile non sentirsi tutt’uno con i protagonisti. Il 9 marzo sarà decretato il carro vincitore e gli ultimi corsi mascherati saranno in notturna illuminati da luci e effetti speciali, prima degli i fuochi d’artificio di saluto.
Proprio il 9 marzo il Carnevale di Viareggio festeggia la 400esima sfilata della sua storia; le prime carrozze addobbate a festa passarono per la storica via Regia, nel cuore della città vecchia, nel 1873. Nel 1921 fu creato l’inno del Carnevale, mentre dal 1931 il Burlamacco, disegnato dal pittore viareggino Uberto Bonetti, diventò la maschera ufficiale del Carnevale, la cui storia è raccontata in un museo all’interno della Cittadella del Carnevale, che il viaggiatore può visitare nei giorni dei corsi mascherati dalle 9,30 alle 11,30 e dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19. Sempre nella Cittadella si trova il museo che espone le preziose opere del Premio Carnevalotto, realizzate ispirandosi al Carnevale di Viareggio da grandi firme dell’arte contemporanea tra cui Pomodoro, Cascella, Mitoraj, Matta.