25 CONSIGLI UTILI PER VISITARE EXPO MILANO 2015

25 CONSIGLI UTILI PER VISITARE EXPO MILANO 2015

EXPO 2015 Milano

Senza le informazioni giuste, la visita a Expo Milano 2015 può diventare una sfacchinata: è difficile vedere più del 20% delle attrazioni nel corso di una sola giornata, anche recandosi ai cancelli alle 10, l’orario di apertura.

Proviamo a dare 25 consigli utili per una prima visita dentro il grande parco a tema dell’Esposizione Universale di Milano. 

Finora abbiamo fatto tre puntate da circa mezza giornata l’una. Naturalmente terremo aggiornato questo articolo durante il semestre, per darvi informazioni sempre più utili e accurate.

Arrivare con i mezzi. Il modo migliore per arrivare è senza dubbio la metro rossa (M1) o il treno, camminando poi per circa mezzo chilometro per raggiungere l’ingresso ovest (Triulza). Guardate prima la cartina, se il vostro obiettivo è dall’altro lato del Decumano (ad esempio, il padiglione di Slowfood).

Usare l’auto. Se proprio avete bisogno delle quattro ruote, ricordatevi di prenotare prima uno dei parcheggi collegati al sito, inserendo online il codice del vostro biglietto Expo.

Per chi invece ha un accredito con cordoncino e foto, di norma non è presente questo codice.

Due ottime alternative sono i parcheggi di via Risorgimento a Rho (frazione Mazzo): quello al civico 44 sulla destra è privato e custodito (400 posti, bar/ristorante convenzionato; 15 euro tutta la giornata, 10 euro il serale dalle 18.30; il servizio navetta per l’entrata Triulza Ovest è incluso); quello in fondo alla via è comunale: i non residenti pagano due euro fino a quattro ore, tre euro fino a 10 ore e quattro euro oltre.

Non correre. Inutile pensare di vedere tutto in un solo giorno, è impossibile. I padiglioni sono 80, 144 i partecipanti tra Paesi, organizzazioni e aziende. Meglio scegliere prima quali padiglioni visitare a Expo anche all’interno, per goderne gli spettacoli e l’atmosfera (ad esempio: Cina e Thailandia).

Quali padiglioni visitare. Oltre a quelli citati e all’innovativo Palazzo Italia, il pubblico mostra un alto gradimento soprattutto per Germania, Giappone, Austria (è stato ricreato un piccolo bosco), Svizzera (sensibilizza sulle risorse finite: potete prendere del cibo, ma non sarà rinnovato nel semestre), Emirati Arabi e Azerbaijan (per l’architettura), Stati Uniti, Turkmenistan (si può salire su una terrazza panoramica, come per la Cina).

Cosa si trova nei padiglioni. Filmati divulgativi, giochi di luce, cartelli con informazioni pratiche sull’approccio al cibo in quel Paese. In alcuni, soprattutto gli orientali: piccoli teatri e danze tipiche. In altri, all’esterno (Polonia, Ungheria, Messico, Argentina): spettacoli di folklore, con musica e danze. Svizzera, Germania, Cina e Turkmenistan interessanti anche per la vista dall’alto. In tutti i padiglioni: un’area ristorante.

La fila ai padiglioni. Alcuni (Thailandia e Giappone ad esempio) indicano all’ingresso i minuti di attesa.

Cercare un posto per mangiare. Non fermatevi al primo posto che trovate e soprattutto andate nelle vie laterali. I punti di ristoro sono spesso al pian terreno nelle palazzine color legno chiaro.

Come sono i prezzi del cibo? Ovviamente molto variabili, è un giro del mondo.

Se avete letto la nota polemica sullo scontrino da 115 euro per una cena al padiglione giapponese, il diretto interessato ha spiegato che si riferiva a un pregiato menu kaiseki, per cui quel prezzo è congruo e prevedibile.

A noi è capitato di spendere (a pranzo) 7 euro per panino, acqua e caffè in un piccolo ristorante-chiosco, 13 euro per ottimi gamberoni, caffè a 1,20 euro. In altri casi si spende qualcosa in più di 20 euro per un antipasto e un primo.

Necessaria un’attenta selezione. Buona esperienza anche in Germania (11,90 euro per wurstel al curry, patate e birra da 0,3 litri), promosso anche il gelato nel cluster Cacao e Cioccolato (3 euro); 4 euro per le ottime patatine fritte belghe con salse varie (non è un pasto completo, ma una delle soluzioni più comode all’inizio del Decumano, per chi arriva dalla metro a Triulza Ovest).

Pianificare una o più visite. L’importante è organizzarsi. Se siete adulti non senior e prevedete di tornare più volte, è consigliato il season pass (115 euro per entrare senza limiti fino al 31 ottobre e avere una corsia dedicata ai metal detector in ingresso).

Ingresso serale: show e risparmio. Fortemente consigliato: dopo le 19 si pagano solo cinque euro e si hanno a disposizione i ristoranti e il suggestivo spettacolo di luci dell’Albero della Vita. I padiglioni però in genere chiudono alle 21.

Trovare l’orario giusto. I cancelli di Expo aprono alle 10 e chiudono alle 23. Durante i giorni feriali sono in visita tantissime scolaresche, per cui i padiglioni possono risultare un po’ più affollati, soprattutto nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio.

Cosa fare con i bambini. Tutto, Expo è un luogo per (tornare) bambini. Saltare nelle reti elastiche del padiglione Brasile (poco dopo l’ingresso ovest a sinistra). Osservare la parata della mascotte Foody e di Rai YoYo alle 11 e alle 16.

Per i neonati. Sono disponibili fasciatoi, pannolini e salviette, sia prima dell’ingresso ovest a sinistra (riconoscibile la scritta dello sponsor Chicco), sia in altri punti laterali all’interno del sito espositivo.

Ricaricare cellulari e smartphone. Nei bar Chiccotosto (all’interno delle “aree di servizio” color legno chiaro, un po’ defilate rispetto al Decumano) sono presenti piccoli cassetti di ricarica chiusi a chiave, sono pochi ma molto utili.

Case dell’acqua. Gratis per tutti, naturale o frizzante, procuratevi una bottiglia vuota da portare tranquillamente ai metal detector all’ingresso. Questi distributori si trovano ai lati del Decumano, verso metà percorso.

Fitness in Expo. Se vi va, potrete inforcare una cyclette all’aperto, nell’area attrezzata a sinistra del Decumano o nei punti Technogym vicini all’ingresso ovest (Rho metro/treno).

BikeMi in Expo. Il servizio pubblico di noleggio bici, ora anche in versione elettrica, è disponibile anche nel sito Expo. Ci sono sette stazioni da 30 stalli ciascuna e si trovano all’ingresso sud (Cascina Merlata) raggiungibile a piedi alla fine della visita tramite la nuova passerella sopraelevata.

Sedersi o sdraiarsi. Molti padiglioni offrono piccoli prati e/o sdraio. Queste aree sono più vaste nelle zone laterali di Expo (ce n’è uno grande dietro Palazzo Italia) quindi se volete rilassarvi spostatevi dal viale principale.

E per rinfrescarsi è super apprezzata la piscina esterna della Repubblica Ceca, uno dei primissimi padiglioni a sinistra, partendo da Ovest lungo il Decumano.

Dove si tengono gli show cooking. Alcuni, in vari orari (alle 14 o alle 18) ad esempio nel cluster del Cacao e del cioccolato o nei padiglioni di alcuni Paesi.

Dove si svolgono i dibattiti. Tra la Cascina Triulza (l’anima sociale di Expo, che si raggiunge dopo circa 300 metri, defilata a sinistra, entrando da ovest) e il Conference Centre si tengono gli incontri più seri e istituzionali.

Dove si esibisce il Cirque du Soleil. Dal 15 maggio nell’Open Air Theatre, situato vicino all’ingresso sud Merlata (quindi piuttosto lontano se arrivate da ovest, fermata Rho Fiera).
Organizzarsi per il metal detector. Ricordatevi che qualunque ingresso richiede un controllo accurato con le stesse regole restrittive che si applicano a un viaggio aereo.

Lasciare oggetti pesanti. Non è possibile usufruire di un deposito bagagli (presente solo in sala stampa). L’unico spazio che offre questo servizio al pubblico è Rho Fiera Milano.

Non portare animali. Non sono ammessi, tranne i cani guida per non vedenti e quelli strettamente necessari sempre per motivi di salute.

People mover. Per chi ha serie difficoltà motorie, è disponibile una navetta che fa 10 fermate dentro Expo. A noleggio disponibili anche sedie a rotelle e scooter elettrici.