GUIDA COMPLETA AL COUCHSURFING
Alla ricerca di un metodo sicuro ed efficace per viaggiare low cost e stringere amicizie facilmente e in tutto il mondo?
La soluzione è nel couchsurfing.
Non è la prima scappatoia inventata da quelli che farebbero di tutto per azzerare i costi di viaggio ed è infatti molto simile alla proposta dell’ housesharing che ha sbarcato il lunario in America prima di approdare definitivamente tra i viaggiatori d’Europa, ma il couchsurfing, letteralmente "salto da un divano all’altro", è sicuramente una delle alternative più originali agli spostamenti tradizionali.
Il concetto è semplice, le potenzialità smisurate: basta accedere ad uno dei numerosi siti creati appositamente per hosters e aspiranti surfers, valutare le offerte migliori e mettersi in viaggio verso il divano desiderato.
Sono centinaia, infatti, le persone che decidono di mettere la propria casa a disposizione di viaggiatori di tutto il mondo, a costo zero!
Mettersi in contatto per poi incontrarsi non è difficile.
I migliori siti tra tutti sono sicuramente Hospitalityclub e Couchsurfing.org, che rappresentano però solo una minima parte dei tanti servizi online offerti dal web, che raccolgono milioni di iscritti provenienti da ogni continente, dalla assolata Australia alle foreste del Canada, passando per quasi 11.300 città disseminate qua e là in tutto il blocco europeo.
Non a caso lo slogan dei couchsurfers è da sempre il mondo è più piccolo di quanto pensi. Con un po’ di spirito di adattamento, ci vuole un lampo per prender parte a quello che si è rivelato essere un vero e proprio fenomeno su scala mondiale e non solo come fruitore di divani altrui, ma anche in qualità di hoster.
Nonostante sembri che il popolo di vacanzieri italiani preferisca di gran lunga essere ospitati che ospitare, tutti i siti di couchsurfing incoraggiano i membri della comunità virtuale a superare i propri pregiudizi e buttarsi nella mischia.
I circa 1500 italiani iscritti al sito tra i più veterani couchsurfing.org , infatti, sa bene quanto possa essere semplice e sicuro, a patto di rispettare alcune regole di sicurezza basilari.
Inutile ricordare, ad esempio, di non fornire mai a perfetti sconosciuti informazioni eccessivamente personali, relative a documenti, codici di sicurezza e affini, mentre è quasi fondamentale chiarire a che condizioni il divano sia off-limits o di libero accesso.
Senza peccare di paranoia, né di eccessiva leggerezza, non fatevi alcuno scrupolo a chiedere nel dettaglio maggiori spiegazioni a colui che ospitate o che vi ospita.
Perché può succedere di vedersi spalancare di fronte agli occhi le porte di un superattico con vista sul Central Park e ogni comfort, come ci si può ritrovare catapultati sul sedile di un’auto di seconda mano nel cuore dell’Irlanda del sud, in cui l’hoster di turno vede la propria "home, sweet home".
Di vincoli nel senso letterale del termine non ce ne sono; tutto ruota intorno alle esigenze di ognuno e, splulciando bene le migliaia di domande/offerte una soluzione ad hoc si trova sempre.
Mettendo da parte le "horror stories" tanto temute dalle comunity di vacanzieri, lati positivi e vantaggi del couchsurfing rimangono ancora troppo convincenti per poter scartare l’opzione, soprattutto se si pensa all’ultima novità del servizio che prevede la possibilità di prenotare un couchsurfing last minute.
Che si tratti del sito specializzato in ospitalità in tutta la penisola italiana, come Rebel Trip, o di un hospitalityclub.org più fiscale sulle regole di prevenzione di viaggi da incubo, che richiede per rendere effettiva l’iscrizione anche gli estremi di un documento di riconoscimento valido, l’offerta all’ultimo momento è sempre possibile, previo accordo tra chi ospita e chi verrà ospitato e con l’accortezza di avere almeno una lingua in comune tra i due, per facilitare ulteriormente lo scambio di informazioni.
Insomma, da Elfosil in Patagonia alla Rowanina di Sheffield, fino alla frizzante Ospeador di Barcellona, con il couchsurfing si aprono le porte di tutto il mondo.