PARTIRE CON LO ZAINO IN SPALLA
Viaggiare con lo zaino in spalla è senza dubbio una delle forme di viaggio più autentiche, un viaggio lento, lontano dal turismo di massa mordi e fuggi e dagli hotel di lusso, ma occorre comunque un minimo di organizzazione per vivere al meglio questa esperienza unica per i viaggiatori più avventurieri.
Ecco i nostri consigli:
1. Equipaggiamento
Il più importante compagno di viaggio di un backpaker è il suo zaino: se hai scelto questa forma di viaggio, verosimilmente ha deciso che camminerai tantissimo e il tuo zaino ti seguirà in ogni tuo spostamento, quindi ricordati di evitare inutili pesi.
Cerca dunque di partire con un zaino piuttosto leggero, riempito soltanto con ciò che ritieni strettamente necessario. Le caratteristiche del tuo equipaggiamento devono rispondere a due criteri: comodità e praticità.
Sii previdente e lascia dello spazio libero sufficiente per ciò che inevitabilmente sarà necessario acquistare lungo il viaggio, qualcosa di cui avrai bisogno e a cui non avevi pensato prima di partire, com’è normale (e umano) che sia.
2. Destinazioni e prenotazioni
L’informazione è potere, ragion per cui è sempre utile avere una certa idea del luogo che si intende raggiungere. Un viaggio stile “into the wild” alla scoperta della natura selvaggia o, viceversa, la scelta di una destinazione metropolitana richiedono inevitabilmente equipaggiamenti diversi.
Per questo motivo è utile conoscere le caratteristiche climatiche della meta scelta.
La parola d’ordine è restare flessibili: evita di definire piani ben precisi, per poi vederti costretto a seguire un percorso già delineato, soprattutto nel caso in cui stai pianificando un viaggio itinerante.
Tuttavia un minimo di organizzazione serve sempre, affinché inconvenienti non previsti non trasformino il tuo viaggio in una disavventura da dimenticare: trova il giusto equilibrio.
Consiglio: prenota un albergo per le prime notti, soprattutto se stai organizzando un viaggio in una grande città o in una destinazione affollata di turisti.
Da evitare: non prenotare per l’intera durata del tuo viaggio e non organizzare anzitempo escursioni ed attività, specie se si tratta di visite a luoghi diversi.
In generale è molto importante sapere dove e quando andare: visitare una città come Firenze in primavera è sinonimo di un elevato numero di viaggiatori (tra cui un buon numero di backpackers).
In casi del genere è bene prenotare una camera con un po’ di anticipo, almeno per i primi giorni, in modo da assicurarti la soluzione desiderata.
Ricorda inoltre:
- Apprendere i rudimenti della lingua del posto non è mai un errore.
- È doveroso informarsi sulle abitudini culturali locali, specie in alcune destinazioni che presentano una cultura molto diversa dal nostro luogo d’origine.
- Un’idea di base della geografia locale può aiutarci molto più di quanto pensiamo.
3. Budget
Tema basilare e delicato. Anche in questo caso attieniti al principio del giusto mezzo: restare a corto di contanti è assolutamente sconsigliabile, così come lo è andare a spasso con grandi somme di denaro al seguito.
Controlla innanzitutto se nella destinazione del tuo viaggio avrai accesso al bancomat e informati sui relativi costi di prelievo. Si sconsiglia inoltre di conservare il denaro, le carte di debito o di credito e i documenti nello stesso posto.
Calcola di giorno in giorno il denaro di cui avrai bisogno, cercando di tenere una riserva minima del tuo budget per eventuali imprevisti.
Inoltre, ricordati di compilare un memorandum da lasciare a casa, contenente tutti i tuoi dati bancari ed una delega ad una persona di fiducia: una misura utile per evitare scoccianti complicazioni.
Infine, se disponi di una carta di credito, sappi che è bene avvisare per tempo la tua banca, onde evitare una sospensione del tuo conto per uso sospetto.
Ciò accade soprattutto quando si è diretti in alcune destinazione, come Bangkok.
4. Compagni di viaggio
È estremamente importante tener presente che tipo di viaggio intendi impostare: da solo o in compagnia di qualcuno? In entrambi i casi potrebbero verificarsi dei problemi in grado di minare la tua esperienza, dunque occhio.
Nella scelta del tuo compagno di viaggio, accertati che si tratti di una persona abbastanza flessibile, pronta ad affrontare gli imprevisti che un viaggio del genere può riservare in ogni momento e che, soprattutto, abbia un carattere compatibile col tuo.
Del resto, ci trascorrerai molto tempo insieme e, se qualcosa va storto, potrebbero crearsi attimi di tensione, in caso di una divergenza di vedute. Meglio, quindi, scegliere una persona con la quale si è già vissuta un’esperienza positiva di viaggio.
Lungo il tuo cammino, non dimenticarti però dell’importanza degli spazi individuali: ciò significa che non sempre farete le stesse cose o, più semplicemente, che tu o il tuo compagno di viaggio potreste aver bisogno di qualche istante da trascorrere da soli.
Il rispetto reciproco è alla base della buona convivenza in viaggio.
In generale le parole d’ordine tra compagni di viaggio backpaker sono pazienza e comunicazione: due ingredienti fondamentali per un viaggio perfetto.
5. Rapporto con la tecnologia
È tempo di partire, di guardare nuovi orizzonti e aprire la mente. Non rinunciare di certo alla tua macchina fotografica o al tuo lettore musicale, ma cerca di fare a meno della tecnologia non necessaria; approfitta di internet per comunicare, ma tieni ben presente che sei alla ricerca di un’esperienza profonda, lontano dal quotidiano.
Rallenta i tuoi ritmi e cerca l’equilibrio giusto tra comunicazione e scoperta, evitando così inutili stress.
- Stai per affrontare un viaggio itinerante? Apri un blog ed aggiornalo ogni 1/2 settimane: potrai aggiungere le foto del tuo viaggio e far sapere ai tuoi cari che stai bene.
- Invia un’email di gruppo ad amici e familiari, in modo che possano farsi un’idea generale di come stai impiegando il tuo tempo e per rassicurarli sul fatto che tutto procede per il meglio.
- Tranquillo: i social network continueranno ad esistere al tuo ritorno. Lascia perdere Facebook et similia: ci sarà tempo per aggiungere foto e commenti una volta tornato a casa.