CONSIGLI UTILI PER VIAGGIARE IN COPPIA
Il viaggio di coppia può essere un momento magico per due innamorati, ma rappresenta anche un momento delicato in cui si possono scoprire lati sconosciuti del proprio partner e vivere inaspettate tensioni nella relazione di coppia.
Per evitare spiacevoli sorprese, vi proponiamo un piccolo vademecum con i consigli più importanti per non rovinare il tanto agognato viaggio con la vostra dolce metà.
Io te l’avevo detto
Se siete entrambi suscettibili ed inclini alle polemiche, meglio organizzare tutto nei minimi dettagli per tempo: biglietti aerei, prenotazione dell’albergo, luoghi da visitare…così le possibilità di un inconveniente inaspettato si ridurranno al minimo e voi riuscirete a scongiurare le classiche frasi “ io te l’avevo detto”, “ non mi ascolti mai”, premesse di lunghi ed inutili litigi.
Essere comprensivi quando lui o lei preparano i bagagli
Siete abituati a viaggiare leggeri, ma il vostro partner proprio non ce la fa? Lei per un viaggio di tre giorni alle Maldive porta in valigia tutto il guardaroba autunno/inverno e lui non riesce proprio a separarsi dal tablet, dal lettore musicale e dalla Nintendo DS, anche se il volo durerà meno di un’ora? Siamo d’accordo con voi: meglio lasciare a casa ciò che è superfluo quando si viaggia, ma se i bagagli del vostro partner non superano i limiti di peso consentito, siate comprensivi ed evitate di litigare ancor prima di partire.
Testate l’affinità di coppia con viaggi semplici
La relazione di coppia in viaggio è molto diversa da quella della vita di tutti i giorni: colui o colei che considerate il vostro partner ideale nella vita quotidiana, potrebbe non essere tale quando viaggiate insieme. Il nostro consiglio è di sperimentare la vostra affinità di coppia con viaggi semplici in una sola destinazione, prima di avventurarvi in lunghi viaggi impegnativi in cui eventuali difficoltà e disagi potrebbero farvi scoprire lati spiacevoli del carattere del vostro partner che non conoscevate prima.
Vengo anch’io. No, tu no!
Il consiglio è semplice: se partite in coppia evitate il terzo incomodo. Potrà anche essere un amico intimo di vecchia data di entrambi, ma non mancheranno le situazioni di disagio per lui e per voi. Se non volete fare a meno del vostro amico, aggiungetene un altro al gruppo in partenza, così quando nei momenti romantici vi vorrete isolare con la vostra dolce metà, l’ “amico” non sarà costretto ad ammazzare il tempo solo e magari, se avete scelto bene il quarto/a componente del gruppo di viaggio, nascerà grazie a voi una nuova coppia!
Quanto mi costi?
La questione dei soldi è una delle più delicate, specie se nella coppia lui o lei sono particolarmente avari. Meglio quindi, prima di partire, creare una piccola cassa comune e fare una stima approssimativa delle spese a cui andrete incontro in viaggio. In alternativa potete sempre cercarvi un partner più generoso…
De gustibus...
Si sa: il mondo è bello perché è vario e anche all’interno di una coppia affiatata ciascuno può avere gusti diversi sulle proprie priorità in viaggio. Potrebbe darsi, ad esempio, che voi avete deciso di partire per una città d’arte europea con l’idea di visitare tutte le chiese e i musei del luogo, ma arrivati a destinazione scoprite che lui/lei è allergico all’arte e vuole solo divertirsi tra bar e discoteche. Bene, in questo caso l’unica soluzione non può che essere il compromesso: non solo musei, non solo movida tra locali.
Sincronizzatevi
Attenzione ai bioritmi: potrebbe capitare, infatti, che voi siete un tipo/a mattiniero/a che ama alzarsi all’alba per sfruttare ogni ora di luce disponibile, per visitare quanto più possibile nella città in cui vi trovate, mentre il vostro partner è, al contrario, un animale notturno che non va a letto prima delle cinque del mattino. Il nostro suggerimento per situazioni del genere è quello di concordare col vostro compagno/a degli orari intermedi per coricarvi la sera ed alzarvi la mattina.
Tenete a bada gli ormoni
E’ risaputo che gli stranieri esercitano sempre un fascino particolare, “esotico”, sui turisti in vacanza, ma se siete in viaggio con il vostro partner controllate il latin lover che c’è in voi ed evitate di divorare con gli occhi la valchiria svedese di 2 metri che attraversa la strada davanti a voi o, nel caso di lei, il surfista australiano che prende il sole qualche ombrellone più in là. E’ una questione di rispetto verso la vostra dolce metà.
Dov’è la bussola?
Un luogo comune molto diffuso dipinge le donne incapaci di orientarsi. Non è assolutamente vero: esistono anche molti uomini incapaci di orientarsi in viaggio.
Dove sono i sottotitoli?
Di solito il problema delle lingue per un turista non riguarda solo i viaggi di coppia, ma anche al fatto che spesso il visitatore è troppo timido per parlare nella lingua del posto ed ha paura di non essere all’altezza.
Diciamo che per i turisti italiani la questione è un po’ diversa, visto che spesso la timidezza è l’ultimo dei loro problemi.
Al tal proposito è bene ricordarsi che per farsi capire bene in un Paese straniero non serve parlare più lentamente in italiano, magari ripetendo le stesse cose con un tono della voce più alto: bisogna invece, semplicemente, parlare la lingua del luogo che si visita o quantomeno l’inglese. Se parlate solo l’italiano, non lamentatevi poi se la gente del luogo è poco socievole e non ha voglia di parlare con voi.